Per una morte in ospedale


Dopo quattro anni di coma, come dà notizia Repubblica.it di oggi, è deceduta nel nuovo reparto per pazienti in stato vegetativo dell’Asp di Palermo, Silvana Salisci.

Sottoposta a una colonscopia all’ospedale Ingrassia di Palermo, dopo l’asportazione di due polipi subiva la perforazione all’intestino.

La magistratura è intervenuta con l’ipotesi di lesioni colpose gravi, ma le indagini non dovrebbero avere riscontrato colpe, se  si è giunti a due richieste di archiviazione. Ma non è d’accordo il marito della defunta, Francesco Licata, che si è opposto alle richieste di archiviazione, chiedendo (e ne ha tutto il diritto), si conoscere cosa sia accaduto in quella sala operatoria ben quattro anni fa. Va detto, che il caso è, ad oggi, aperto dato che il gip non si è ancora pronunciato.

Licata, che a suo tempo ha sporto denuncia contro l’ospedale, afferma di non essere mai stato sentito dalla magistratura e che non gli sono state mai comunicate le risultanze dell’indagine interna dell’ospedale.

Se le cose stanno così, ci chiediamo perché, davanti a un lutto così grave, a un evento così drammatico, nessuno abbia sentito il bisogno di dare spiegazioni, di dare conto di ciò che veramente è accaduto quel giorno? Silvana Salisci, subito dopo la perforazione dell’intestino, è stata sottoposta ad intervento nel reparto di Chirurgia generale dello stesso ospedale, ma inutilmente: è subentrato il coma.

La famiglia Licata chiede risposte. Ci auguriamo che arrivino.

Pubblicato da: Redazione AZS

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