Vaccinazioni e memoria storica


“Occorre metaforicamente accendere una doppia memoria: la “memoria immunitaria” che i vaccini sono in grado di attivare nel nostro organismo, ma anche la “memoria storica”, affinché non dimentichiamo le terribili malattie che grazie alle vaccinazioni sono state eliminate o ridotte e che oggi, purtroppo, rischiano di riemergere. I vaccini rappresentano il passo necessario da compiere verso un futuro di salute globale. Con questo messaggio, quale azienda europea interamente dedicata alla prevenzione vaccinale, ci uniamo alle celebrazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”.

Così Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Pasteur MSD, in occasione della Settimana Europea dell’Immunizzazione 2016.

“I vaccini sono l’intervento medico che più di tutti ha cambiato la nostra salute e una delle maggiori conquiste dell’umanità insieme all’acqua potabile. Al mondo, cinque vite al minuto si salvano grazie ai vaccini e saranno 25 i milioni di morti che essi saranno in grado di evitare entro il 2020, numeri destinati a crescere grazie alle prospettive offerte dagli investimenti in ricerca e sviluppo di vaccini innovativi. Eppure la nostra società è miope, dispone di questi strumenti preventivi ma non ne fa un uso adeguato, mettendo in serio pericolo la salute di tutti. L’Italia è, inoltre, fra i Paesi che sta correndo il rischio di perdere alcune importanti sfide, con coperture vaccinali in calo anche a causa dell’errata informazione che corre in rete. È fondamentale, dunque, che l’informazione scientifica venga diffusa il più possibile, oscurando le leggende che nel tempo hanno screditato i vaccini, confuso la popolazione e invaso il web”.

Il tema globale della settimana dedicata all’immunizzazione è anche quest’anno: “Close the immunization gap”, colmare il divario di immunizzazione nelle diverse aree del mondo per raggiungere equità nei livelli di vaccinazione. A livello europeo, l’OMS declina il messaggio in due priorità: puntare all’eliminazione di morbillo e rosolia e trovare la chiave per il superamento della “vaccine hesitancy” da parte di media, operatori sanitari, decisori e opinione pubblica.

“Siamo al fianco dell’OMS e dei governi europei, promuovendo programmi di immunizzazione innovativi e sostenibili in grado di proteggere la vita dei più piccoli e degli adolescenti e di accompagnare gli adulti verso un invecchiamento in buona salute”, aggiunge Luppi. “Tuttavia ricordiamo che per accrescere le coperture c’è bisogno di un forte impegno comune, al fine di agire sui diversi fronti della consapevolezza dei cittadini, della convinzione dei decisori e della comunicazione con i cittadini”.

“Infine, è fondamentale che le nostre Istituzioni colgano rapidamente l’opportunità di far arrivare al traguardo il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, piano che farebbe conquistare al nostro Paese il podio Europeo nell’ambito dell’immunizzazione, a patto che le strategie ottimali in tema di vaccinazioni in esso contenute vengano implementate quanto prima e con efficacia attraverso tutti i calendari regionali”.

Pubblicato da: Redazione AZS

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