Benralizumab nell’asma grave


L’asma grave è una patologia spesso debilitante che colpisce circa 35 milioni di persone in tutto il mondo. In Italia, più del 64% dei pazienti che ne sono affetti, utilizza un corticosteroide orale (OCS) in modo continuativo o intermittente, in aggiunta alla tradizionale terapia di fondo massimale, per controllare i sintomi e le riacutizzazioni. I dati scientifici dimostrano che l’uso di cortisone è associato ad eventi avversi e vi è quindi una sempre maggiore necessità di trattare l’asma grave senza il loro utilizzo continuo.

Due fasi dello studio PONENTE sull’uso di benralizumab hanno dimostrato, nel primo, che il 62% dei pazienti ha ottenuto la completa eliminazione dell’uso quotidiano di OCS orali, mentre nel secondo, nell’ 81% dei pazienti, si è raggiunta o l’eliminazione completa della dose giornaliera di OCS oppure, quando non possibile a causa della presenza di insufficienza surrenalica come conseguenza dell’uso prolungato di cortisonici, la riduzione della dose giornaliera. L’effetto di entrambi gli endpoints è stato sostenuto per almeno quattro settimane, garantendo il controllo dell’asma.

“Questi promettenti e rilevanti risultati dimostrano gli effetti di benralizumab nell’eliminare o ridurre significativamente l’uso della terapia sistemica con corticosteroidi orali, evitando quindi gli effetti collaterali anche gravi ad essa conseguenti” , commenta il dottore Andrea Matucci, dirigente. medico della unità di Allergologia e Immunologia Clinica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze.

Per il professore, “L’utilizzo di cortisone orale nella cura dell’asma grave comporta gravi conseguenze per la salute dei pazienti ed enormi costi di gestione sanitaria. Ogni anno in Italia si spendono oltre 41 milioni di euro per curare gli effetti collaterali derivanti dalla terapia con corticosteroidi orali   solo per i pazienti con asma grave. I dati dello studio PONENTE supportano ulteriormente il profilo clinico di benralizumab nell’eliminazione dell’uso di corticosteroidi orali a beneficio di una ampia popolazione di pazienti con asma grave, e allo stesso tempo, contestualizzano l’uso di questa terapia biologica anche come strumento per una migliore sostenibilità del nostro Sistema Sanitario”.

Benralizumab è attualmente approvato (anche in autosomministrazione) negli Stati Uniti, nell’Unione europea, in Giappone e in altri Paesi per il trattamento dell’asma grave eosinofilico quando non adeguatamente controllato dalla terapia standard, Nel gennaio 2020, AstraZeneca ha annunciato che benralizumab è in studio anche in otto malattie ipereosinofiliche.

Pubblicato da: Redazione AZS

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