Borsite del gomito: cause e rimedi


Gonfiore, dolore e difficoltà a muovere il braccio: sono i primi campanelli di allarme che segnalano il sorgere di una fastidiosa patologia, la borsite del gomito.

Borsite del gomito, le cause

L’età che avanza, ma anche i lavori e gli hobby “usuranti” per l’arto superiore e le sue articolazioni (ne sanno qualcosa sportivi, musicisti, artigiani) sono le tipiche cause di borsite, un’infiammazione che spesso si sviluppa in sordina, per attriti e movimenti ripetuti, ma che nei casi più gravi può richiedere un intervento di chirurgia del gomito.

Anche traumi, infezioni virali, artrite reumatoide e gotta possono interferire con la composizione del liquido sinoviale contenuto nelle “borse” – piccole sacche poste tra ossa e tendini per proteggere l’articolazione – e dare il via al processo infiammatorio che sfocia nella borsite.

Come riconoscere la borsite in tempo

              foto da gomitoplus.it

I primi sintomi di borsite al gomito sono arrossamento e gonfiore, poi arriva il dolore. Quando compaiono anche lividi, ematomi ed eruzioni cutanee, dovuti a piccoli versamenti di sangue, non ci sono più dubbi: il liquido sinoviale è infiammato.

Il sintomo che caratterizza la borsite è la tumefazione del gomito, che si manifesta con una massa dalla forma irregolare, un accumulo di sangue e pus. Se i primi campanelli di allarme vengono trascurati anche i minimi movimenti del gomito, col tempo, diventano difficili, se non impossibili.

Come si previene la borsite del gomito?

Evitando sforzi eccessivi, o carichi troppo pesanti. Chi lavora in ufficio deve tenere sempre una postura corretta ed evitare di premere i gomiti sulla scrivania mentre batte sulla tastiera. Per gli sportivi che sollecitano l’articolazione, invece, è importante riscaldare sempre a dovere i muscoli del braccio. La prevenzione della borsite è fondamentale per tutti, specialmente per coloro che ne hanno già sofferto.

I rimedi per la borsite: dai trattamenti leggeri alla chirurgia del gomito

Radiografia, ecografia e risonanza magnetica sono i tre esami che chiariscono meglio la diagnosi. Anche gli esami del sangue e del liquido sinoviale sono preziosi per chiarire le cause della patologia ed escludere la presenza di altre malattie, come gotta o artrite reumatoide.

I trattamenti dipendono dalle cause e dallo stadio dell’infiammazione. Riposo, borsa del ghiaccio e benda elastica sono sufficienti per una borsite al primissimo stadio. La cura antibiotica e un farmaco anti-infiammatorio servono per spegnere l’infezione. In alcuni casi si procede con un’ infiltrazione di corticosteroidi direttamente nella borsa del gomito.

Se i primi trattamenti non portano risultati soddisfacenti si procede con l’ago-aspirazione, per asportare dalla borsa il liquido sinoviale in eccesso, o con un intervento di chirurgia del gomito mini-invasivo, la “borsectomia”. Questa operazione si effettua solitamente in regime di day surgery, visto che non coinvolge muscoli, tendini e legamenti. Il paziente, dimesso con un programma di fisioterapia personalizzato, recupera la piena funzionalità del gomito nel giro di 3 settimane.

Pubblicato da: Redazione AZS

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