Bronchiolite, bambini sotto l’anno a rischio e l’Aifa non si muove


Le Società Scientifiche Pediatriche SIP, SIN, SIMRI e SIMGePeD, esprimono forte preoccupazione per i circa 500 bambini sotto un anno d’età affetti da gravi patologie che non possono eseguire una profilassi per la bronchiolite da virus respiratorio sinciziale (VRS), patologia che rappresenta la prima causa di ospedalizzazione nel primo anno di vita e che, in questi bambini, può avere gravissime complicanze.

Questi bambini al momento risultano esclusi dal piano terapeutico dell’AIFA che permette la profilassi solo ai nati prematuri e a quelli affetti da alcune cardiopatie congenite. Restano fuori tutti quei bambini con gravi patologie (malattie congenite neuromuscolari, sindromi malformative o genetiche, sindrome di Down, fibrosi cistica, immunodeficienze primarie o secondarie) che compromettono direttamente o indirettamente l’apparato respiratorio, bambini che, in assenza di profilassi, rischiano di andare incontro a forme gravi di bronchiolite da VRS.

Le Società Scientifiche avevano posto il problema all’AIFA nel settembre 2015 con una lettera nella quale chiedevano la revisione del piano terapeutico adottato con Determina del 15 maggio 2015. In risposta l’AIFA si era impegnata a inserire la terapia nell’elenco dei farmaci a carico del SSN (di cui alla legge n.648 del 1996) per i pazienti pediatrici affetti da patologie complesse. A oggi però questo non è avvenuto.

“La stagione epidemica è alle porte – ricordano SIP, SIN, SIMRI, e SIMGePeD – e il permanere di questa situazione rischia di aggravare la qualità di vita di bambini già fragili e delle loro famiglie, ma anche di determinare un aumento degli accessi ai Pronto Soccorso e dei ricoveri per complicanze da bronchiolite, con incremento dei costi per la sanità pubblica”.

Pubblicato da: Redazione AZS

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