Diabete pediatrico.
Ora si può predire


di Vincenzo Provenzano
Direttore del Centro Regionale di Riferimento per la Diabetologia e l’Impianto dei Microinfusori, Ospedale Civico di Partinico (Palermo)

Vincenzo-ProvenzanoScoprire se un bambino è destinato a diventare diabetico non è più impossibile, grazie ad una nuova tecnologia grande quanto un bottone. Questo è il risultato di una ricerca sviluppata nel Centro Regionale di Riferimento per la Diabetologia e l’Impianto dei Microinfusori, all’ospedale di Partinico, nel Palermitano. La Sicilia è una delle regioni italiane a più alta prevalenza di diabete mellito e la comparsa della patologia nei bambini, anche in forme che prima erano esclusivo appannaggio degli adulti, sta diventando un problema sempre più attuale.

Il riscontro di una glicemia elevata non è infrequente nei piccoli, ma spesso l’aumento è un evento isolato (talvolta correlato a malattie acute febbrili o a stress) e non comporta il successivo sviluppo del diabete. In altri casi, invece, l’occasionale riscontro di un alto valore glicemico, seguito da una temporanea normalizzazione, può precedere di qualche mese o anno la successiva comparsa del diabete. Ovviamente, la scoperta di elevati livelli glicemici è fonte di preoccupazione sia per i genitori del piccolo, sia per il diabetologo, a volte rappresentando un vero dilemma diagnostico.

Per cercare di identificare precocemente i bambini destinati a diventare diabetici, l’équipe da me diretta ha misurato la glicemia nei bambini con precedente occasionale riscontro di aumentati valori glicemici. È stato impiegato l’holter glicemico, uno strumento ad alta tecnologia delle dimensioni di un bottone che, applicato alla cute del bambino, in corrispondenza della parete addominale, è in grado di misurare la glicemia attraverso un cateterino sottile quasi quanto un capello. La procedura di applicazione dell’holter glicemico è pressoché indolore ed il bambino può continuare a svolgere tutte le sue abituali attività quotidiane senza alcun impedimento. Lo strumento consente di avere un valore glicemico ogni 5 minuti, per un’intera settimana, ottenendo così una stima molto accurata dell’andamento glicemico del bambino.

La nostra ricerca ha dimostrato che i bambini con valori glicemici superiori a 126 mg in oltre il 5 per cento delle misurazioni, avevano altissime probabilità di diventare diabetici nei successivi due anni; viceversa, era molto improbabile che lo divenissero. I genitori di questi ultimi bambini potevano essere rassicurati che i propri figli non sarebbero divenuti diabetici. Invece, nei piccoli in cui l’holter glicemico prediceva la successiva comparsa del diabete, veniva messo in atto uno stretto monitoraggio, identificando tempestivamente la comparsa della patologia e mettendo in atto una terapia più precoce ed efficace. Il lavoro da noi svolto è stato pubblicato sulla rivista americana Diabetes Technology and Therapeutics e giudicato come altamente innovativo al recente congresso mondiale svoltosi a Vienna sulle nuove applicazioni tecnologiche in diabetologia, tanto da essere collocato ai primi posti tra le ricerche più interessanti pubblicate nel 2013.

Ovviamente, ulteriori studi sono necessari per raffinare i risultati di questa ricerca, anche attraverso l’impiego di holter glicemici sempre più accurati e, più in generale, di applicazioni tecnologiche più avanzate, quali la telemedicina ed i microinfusori insulinici, nel cui impiego il nostro Centro è oggi riconosciuto come la struttura italiana con maggiore esperienza, avendo trattato quasi 700 persone diabetiche con strumenti ad alta tecnologia.

Pubblicato da: Redazione AZS

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