«Stiamo iniziando a combattere una battaglia che dobbiamo vincere, una battaglia che vede la reumatologia unita nella creazione di una Federazione – dichiara Stefano Stisi, Presidente del CReI. La Federazione non serve a distribuire nuovi incarichi ma a proteggere la reumatologia perché non scompaia e vada a recuperare posizioni in ambito assistenziale e della ricerca-formazione. Io sono nato professionalmente qui a Roma, e non voglio assolutamente che la reumatologia scompaia non solo dagli ospedali, ma anche dall’insegnamento ai giovani e auguro alle strutture universitarie di riuscire a continuare a garantirla».
Alla Federazione hanno aderito SIR (Società Italiana di Reumatologia), CREI (Collegio dei Reumatologi Italiani), ASON (Associazione Specialisti Osteoarticolari Nazionali), Associazione G.U.I.D.A. (Associazione per la Gestone Unificata e Interdisciplinare del Dolore Muscolo-Scheletrico e dell’Algodistrofia), UNIREUMA (Collegio dei Docenti Universitari), ANMaR (Associazione Nazionale Malati Reumatici), APMAR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare), AMRER (Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna), AISF (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica), ed un invito verrà fatto a tutte le altre associazioni pazienti che non erano presenti.
Perché la reumatologia italiana potrebbe avvantaggiarsi da una Federazione? «Maggiore rappresentatività presso i decisori, univocità di intervento, velocità, acquisizione di professionalità al servizio della causa e possibilità di successo aumentate», con queste peculiarità il Dottor Stisi ha descritto il perché dell’importanza di istituire una Federazione.
Tutte le Associazioni presenti si sono dichiarate favorevoli nei confronti di questa proposta, «Finalmente la reumatologia ha fatto il primo goal», dichiara il Dottor Stisi, ed è stato individuato nel Dottor Luigi Sinigaglia, medico ospedaliero di grande esperienza ed Incoming President della SIR, il coordinatore.