Novartis BioCamp,
incontro di giovani ricercatori


È in corso la seconda edizione del Novartis BioCamp Italia, esclusivo workshop riservato a 34 giovani ricercatori italiani impegnati in ambito biomedico. Il seminario, per la prima volta svolto in collaborazione con l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, approfondisce le tematiche più attuali della ricerca biotecnologica, focalizzando l’attenzione sia sugli aspetti scientifici sia sugli sviluppi in senso imprenditoriale dell’innovazione in questo settore.

«La ricerca – sottolinea il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – è il nostro nuovo petrolio e non può e non deve continuare ad essere considerata un costo per il sistema economico nazionale. La ricerca è un valore, anche economico. Investire in ricerca significa puntare su intelligenza e conoscenza, coniugare la nostra tradizione culturale e scientifica con la produzione di un modello industriale».

Il Novartis BioCamp si basa sul coinvolgimento diretto di tutti gli attori impegnati, con ruoli diversi, nella crescita ed evoluzione della ricerca italiana: istituzioni, università, industria privata.

«Un esempio eclatante e molto attuale riguarda l’applicazione delle terapie cellulari nella lotta ad alcune forme di leucemia», dichiara Gaia Panina, Chief Scientific Officer di Novartis Farma.

«La collaborazione tra Novartis e la Perelman School of Medicine della University of Pennsylvania – aggiunge Gaia Panina – ha permesso lo sviluppo, attraverso una tecnologia estremamente innovativa, di una terapia che, secondo uno studio reso noto proprio in questi giorni, è in grado di trattare in modo risolutivo il 92% dei casi di leucemia linfoblastica acuta nei bambini. Esempi come questo confermano che la partnership con le realtà universitarie d’eccellenza è per Novartis la strada giusta per sostenere l’innovazione. Il lavoro congiunto con Humanitas per il BioCamp è un virtuoso esempio destinato ad una collaborazione più ampia sia in ambito scientifico sia formativo».

Una sempre maggiore integrazione tra settore privato e mondo scientifico accademico rappresenta un percorso obbligato per dare sbocchi concreti alla ricerca italiana e per valorizzare pienamente le risorse di cui il paese dispone. Risorse di alto livello, come dimostrano i curriculum dei giovani partecipanti al Novartis BioCamp, tutti con importanti esperienze all’estero e numerose pubblicazioni al proprio attivo.

«La reale valorizzazione di questi talenti, a beneficio del paese, può avvenire solo favorendo un trasferimento più efficace e fluido tra ricerca di base e ricerca applicata», osserva Alberto Mantovani, Direttore Scientifico dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e docente di Humanitas University.

 

Pubblicato da: Redazione AZS

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