Nuova cura per l’epatite C


Gilead Sciences Inc. (Nasdaq: GILD) ha annunciato oggi i risultati di diversi studi di Fase II e Fase III che hanno valutato gli utilizzi sperimentali di ledipasvir 90 mg/sofosbuvir 400 mg per il trattamento dell’infezione da virus dell’epatite cronica C (HCV) nei pazienti con opzioni terapeutiche limitate (o senza alcuna opzione), ivi inclusi i pazienti con cirrosi scompensata, i pazienti con HCV recidivante in seguito a un trapianto di fegato e i pazienti che hanno fallito un trattamento precedente con altri farmaci antivirali ad azione diretta.

«I pazienti con epatite cronica C e malattia epatica avanzata sono tra i più difficili da curare e in genere hanno a disposizione opzioni terapeutiche limitate, o nessuna opzione», ha dichiarato Norbert Bischofberger, vicepresidente esecutivo della divisione Research and Development e Chief Scientific Officer di Gilead Sciences.

«I dati presentati questa settimana – ha aggiunto Bischofberger – dimostrano che il farmaco fornisce elevati tassi di guarigione ai pazienti con malattia epatica avanzata, così come a quelli che hanno fallito un precedente trattamento con altri farmaci antivirali, ivi inclusi i regimi terapeutici basati su sofosbuvir».

 Ledipasvir/sofosbuvir è stato approvato dalla Food and Drug Administration statunitense  il 10 ottobre 2014 e da Health Canada il 16 ottobre 2014 con il nome commerciale di “Harvoni” ed è il primo regime basato sulla somministrazione di una singola compressa una volta al giorno per il trattamento dell’infezione cronica da virus dell’epatite C genotipo 1 negli adulti. Le domande regolatorie nell’Unione europea, in Giappone e in Svizzera sono attualmente in corso.

Pubblicato da: Redazione AZS

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