Sostituzione mitralica a Tor Vergata.
Una notizia data male


Alcuni quotidiani, nell’edizione di oggi, hanno pubblicato la notizia che nella Cardiologia interventistica del Policlinico di Tor Vergata, per la prima volta in Italia, era stata impiantata una valvola biologica mitralica per via transcatetere a cuore  battente su un paziente in gravi condizioni cliniche con insufficienza valvolare mitralica severa.

Il comunicato prosegue dicendo che il Comitato etico, per mancanza di alternative terapeutiche ha autorizzato l’intervento, per motivi compassionevoli, di una innovativa valvola progettata per la mitrale. E che l’intervento è stato “misto” (minitaglio toracico laterale per l’accesso al cuore e inserimento a cuore battente della protesi biologica.

Va detto, che in Italia esistono già molti centri che impiantano, da anni, valvole in posizione mitralica a cuore battente. Quindi la prima parte del comunicato in cui si parla di impianto di valvola biologica mitralica per via transcatetere a cuore battente “per la prima volta” è quanto meno fuorviante.

Da notare, che lo scorso anno al Ferrarotto di Catania, come in altri centri del Paese, sono state impiantate su due pazienti, a cuore battente, non una ma due valvole: la mitrale e l’aorta, dal professore Corrado Tamburino, insieme ai dottori Carmelo Sgroi e Carmelo Mignosa.

La notizia data, per la precisione, riguarda solo un “nuovo modello” di valvola, appositamente costruito e disegnato per sostituire la mitrale. Questo nuovo modello, ancora non approvato dalla Comunità Europea, è in corso di studio. Alcuni centri, tra i quali il Ferrarotto di Catania e il Centro cardiotoracico di Pisa, sono coinvolti nella ricerca pre-marchio CE.

Pubblicato da: Redazione AZS

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