Tumori della pelle. Il sole non sempre è amico


Queste le iniziative che vorremmo vedere più spesso. Iniziative che fanno bene non solo a chi è sottoposto a screening, ma a tutta la popolazione che, da quell’esempio, e attraverso l’informazione, può rendersi conto che il sole da amico si può tramutare in pericoloso nemico, a volte letale. Stiamo parlando della Campagna “L’amore per il mare è nella nostra pelle”, campagna di prevenzione e screening dei tumore della cute, non melanoma, promossa dalla Società Italiana di Dermatologia, in collaborazione con la Marina Militare e il sostegno incondizionato di LEO Pharma E la Sicilia si è trovata in primo piano.

Nella base di Augusta sono stati organizzarti incontri di informazione e screening riservati al personale della Marina Militare sopra i 40 anni. Iniziativa dedicata proprio a chi vive gran parte della vita in mare, esposto a lunghi periodi di esposizione al sole nel corso degli anni.

Abbiamo molto apprezzato l’intervento del Contrammiraglio Nicola de Felice, titolare del Comando Marittimo Sicilia, allorché ha parlato, riferendosi alla Campagna, “di testimonianza concreta, di piena sinergia e integrazione tra Marina Militare e istituzioni sanitarie siciliane. Ed è proprio di sinergie che ha bisogno la Sanità. Lo abbiamo detto più volte,

“Il Comando Marittimo Sicilia – ha aggiunto il Contrammiraglio – avvalendosi del supporto della Sanità Militare Marittima, da sempre sostiene programmi di educazione e prevenzione della Salute rivolti al personale dipendente. E in quest’ambito, proficuamente, si inserisce la campagna organizzata dalla Società Italiana di Dermatologia”.

Per l’Ammiraglio Enrico Mascia, Capo del Corpo Sanitario e Ispettore di Sanità della Marina Militare, “La tutela della salute dei militari e dei dipendenti civili della Difesa è uno dei compiti principali che il Codice dell’Ordinamento Militare assegna alla sanità. Ed ha accolto con favore la Campagna “L’amore per il mare è nella nostra pelle”, proposta dalla Società Italiana di Dermatologia per le sedi di Augusta, Napoli, La Spezia, Roma.

Soddisfatto dell’andamento della Campagna, il professore Giampiero Girolomoni, presidente della Società Italiana di Dermatologia. “Uno dei principali obiettivi della nostra società – commenta – è la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori della pelle non melanoma, tra i quali la cheratosi attinica È molto diffusa tra coloro che sono esposti in maniera cronica ai raggi ultravioletti, senza protezione solare, e può evolvere in carcinoma squamocellulare invasivo. Va in questo senso la campagna portata avanti con la Marina Militare.

La cheratosi attinica si presenta con antiestetiche formazioni sulla pelle, che danno la sensazione di una scheggia. Le lesioni si sviluppano spontaneamente, in seguito a una prolungata esposizione ai raggi del sole. Se si cerca di grattarle non vanno via e, al tatto, presentano una certa rugosità. Possono degenerare in tumori. Addirittura, si tratta del secondo carcinoma della pelle per diffusione. «Nel 20% dei casi – dice Girolomoni –  progredisce in forma maligna, invasiva. Prima occorreva trattarla con la chirurgia, la crioterapia o la diatermocoagulazione. Ora, per fortuna, sono arrivate molecole per uso locale. Una di queste, molto innovativa, è ingenolo mebutato. Si applica sulle aree cutanee interessate per 2 o 3 giorni”.

Screening e Campagne a parte, il consiglio è quello di tenere sempre in mente che la reiterata e prolungata esposizione ai raggi ultravioletti A e B, non protetta da filtri solari o protetta male, comporta rischi anche molto seri. Ricordarlo, può servire a salvare la nostra vita e quella dei nostri figli.

Pubblicato da: Carmelo Nicolosi

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